Cosa prevede il Quadro europeo delle materie prime critiche?
Il Quadro europeo e quindi anche italiano delle materie prime critiche istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche.
Punta a
potenziare le catene di approvvigionamento nazionali
rafforzare l’impegno internazionale per sviluppare partenariati vantaggiosi per tutti con i paesi terzi.
Realizza per questo un sistema di Governo che rafforza le relative catene di approvvigionamento e favorisce lo sviluppo di progetti strategici grazie a procedure di autorizzazione semplificate entro il 2030.
Richiede che
il 10% del fabbisogno annuale dell’UE sia coperto con l’estrazione;
il 40% con la trasformazione;
il 15% con il riciclaggio.
Incoraggia, infine il recupero delle materie prime critiche dalle strutture di deposito dei rifiuti di estrazione e intensifica gli sforzi per attenuare gli effetti negativi in materia di diritti dei lavoratori, diritti umani e tutela dell’ambiente.
In Italia la normativa di riferimento per le Materie Prime Critiche è avallata dal Ministero del Made in Italy.
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