La regola delle tre R: promuove il Riutilizzo, il Riciclo e la Riduzione delle risorse
Regola 3R

La regola delle tre R: promuove il Riutilizzo, il Riciclo e la Riduzione delle risorse

mdo  transizione ecologica | Maggio 22, 1959

Esistono anche i cosiddetti Rifiuti estrattivi: un problema dimenticato che oggi può diventare un'opportunità che grazie alla tecnologia HPP potrebbe far davvero la differenza e attivare nuovi vantaggi ai territori

Sebbene in Europa l'estrazione di CRM sia trascurabile (un fattore che contribuisce alla definizione di ciascun CRM), sono state rilevate numerose miniere operose e abbandonate per altri minerali, miniere a volte attive da più di 100 anni, hanno scartato grandi quantità di materiale non considerato utile o prezioso: "rifiuti estrattivi". Si tratta di un enorme problema ambientale; divenuti rifiuti tossici - acidi - fanghi, ma con HPP oggi si attiva una nuova opportunità poiché detti "rifiuti" possono contenere prezioso CRM da poter recuperare, peraltro rispettando proprio la ormai famosa Regola delle 3R.

 

La regola delle tre R, promuove il riutilizzo (Reuse), il riciclo (Recycle) e la riduzione (Reduce) delle risorse impiegate, nasce come risposta alle sempre più crescenti preoccupazioni per danni ambientali. Questa regola generale contribuisce attivamente ad affrontare il problema dei rifiuti e la produzione di scarti in tutto il mondo. L’obiettivo è minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare l’efficienza delle risorse.

 

Le 3R divenute della sostenibilità sono molto conosciute all’estero e inserite sin dall’infanzia, nel percorso educativo in età scolare e prescolare. Questo perché l’educazione all’ecologia e al rispetto per l’ambiente è importante che avvenga il prima possibile affinchè porti le generazioni attuali e future, a una coscienza Green (definita Pulita da non confondere con Verde) maggiore rispetto alle generazioni che le hanno precedute. Ma cosa sono le 3 R della sostenibilità? Conosciamole meglio!

Reduce, Reuse and Recycle, in italiano: Riduci, Riutilizza e Ricicla, sono conosciute come le 3R della sostenibilità. In realtà, non è sempre stato così. La loro storia comincia infatti negli anni '50 e nel tempo è mutata. Tutto comincia con William Russell e Rex Burch, due affermati accademici inglesi che svilupparono il concetto delle 3R proprio negli anni '50 e descrissero il tutto nel loro celebre saggio: The Principles of Humane Experimental Technique (1959). Ma le 3R originali, non sono quelle che conosciamo oggi. Rispondevano al nome di: Replacement, Reduction, and Refinement (sostituzione, riduzione e perfezionamento) e avevano come obiettivo finale quello di ridurre al minimo l'uso degli animali e il dolore o l'angoscia pur raggiungendo gli obiettivi scientifici critici che portano a progressi nella salute e nella medicina. Con il tempo il concetto delle 3R è cambiato così come è cambiata la società. L’obiettivo rimane sempre nobile, ma le 3R originali sono mutate nelle 3R attuali, ovvero: riduci, riutilizza, ricicla.

 

L'obiettivo principale delle attuali 3R della sostenibilità è quello di prevenire gli sprechi e preservare le risorse naturali.

Riduci: vuol dire per prima cosa utilizzare meno risorse e dunque creare meno rifiuti. È il primo passo ed è il più importante in un’ottica green;

Riutilizza: Significa utilizzare i materiali più di una volta nella loro forma originale invece di gettarli via dopo ogni utilizzo. Il riutilizzo aiuta in situazioni in cui non è possibile ridurre e impedisce che le vecchie risorse entrino nel flusso dei rifiuti;

Ricicla: È il terzo passo. Riciclare vuol dire convertire i materiali di scarto in nuovi prodotti, cambiandoli dalla loro forma originale, mediante processi fisici e chimici. Il riciclo aiuta a impedire che nuove risorse vengano utilizzate e che vecchi materiali entrino nel flusso dei rifiuti.

 

Attualmente si può affermare che la politica sui rifiuti è una competenza condivisa dall'Unione Europea e dai suoi 25 Stati membri di cui fa parte anche l’Italia.

La politica e la legislazione europea sui rifiuti definisce il quadro entro il quale i 25 membri dell'UE possono operare.

Gli Stati sviluppano le loro politiche nazionali. La legislazione dell'UE viene adottata nei settori in cui l'azione è maggiore efficiente se le misure vengono prese a livello europeo. È importante notare che a causa dei rischi legati alla gestione dei rifiuti, misure politiche dell'UE per promuovere la riduzione, il riutilizzo e recupero dei rifiuti sono prese nel contesto di misure che garantiscono che il trattamento dei rifiuti sia fatto in buone condizioni.

 

Le misure generali europee per promuovere il 3R, Riduzione - Riutilizzo - Riciclaggio dei rifiuti rispettosi dell'ambiente stabilito nella legislazione europea sui rifiuti e quindi valide anche per il nostro Paese, sono le seguenti:

  • Le priorità fondamentali della gestione dei rifiuti sono in primo luogo la prevenzione dei rifiuti, in secondo luogo il riutilizzo (riciclaggio e recupero energetico - nell'UE il recupero energetico non è considerato riciclo, ma recupero), e in terzo luogo un corretto smaltimento finale. Queste priorità devono essere promosso dagli Stati membri;
  • Il trattamento dei rifiuti non deve avere effetti negativi sulla salute umana o sull'ambiente. Il "Best Available Techniques" è il riferimento legale per il riciclaggio dei rifiuti pericolosi. Discariche e l'inceneritori sono regolati dalla legge;
  • Le spedizioni di rifiuti devono essere controllate se presentano rischi - flusso di materiali a basso rischio liberamente in tutta l'UE, mentre i rifiuti ad alto rischio sono soggetti a un controllo con rigorose procedure. L'esportazione di rifiuti pericolosi dall'UE è limitata.

 

Come si può notare le 3R della sostenibilità sono semplici da imparare e importanti da concretizzare nella maniera corretta per rendere il nostro pianeta un posto migliore per le generazioni attuali e per quelle future. Perché : "Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare" (Ernest Hamingway).