Materie Prime Critiche da rifiuti estrattivi
Soluzioni

Materie Prime Critiche da rifiuti estrattivi

mdo  Admin | Gennaio 5, 2024

HPP mette sul tavolo delle Istituzioni un ulteriore modo per recuperare Materie Prime Critiche

La tecnologia di HPP può trattare gli scarti di lavorazione minerari detti Rifiuti Estrattivi e raccogliere dalle acque fangose delle miniere tutti quei minerali e metalli che hanno impieghi preziosi nelle tecnologie per la transizione, e recuperare anche tutti quei minerali che comunque non erano oggetto di estrazione della miniera in oggetto e che comunque son divenuti elementi di scarto, il tutto ad impatto zero.

Lo sviluppo di tecnologie ecocompatibili (ad esempio, veicoli elettrici, turbine eoliche, elettrolizzatori, pannelli solari e batterie agli ioni di litio) per raggiungere un futuro a basse emissioni di carbonio richiederà ulteriori grandi quantità di minerali e metalli essenziali. Si prevede che l'estrazione di questi materiali genereranno volumi sostanzialmente maggiori di rifiuti minerari, tra cui rocce di scarto e scorie. Il rilascio di acqua contaminata dai rifiuti minerari può causare danni ambientali a lungo termine e degrado del territorio, ponendo nuove sfide al controllo dell'inquinamento ambientale. L'estrazione di risorse da acque contaminate, rifiuti minerari e lavori minerari, come per esempio, fossati a cielo aperto inutilizzati e tunnel sotterranei, presso miniere abbandonate potrebbe potenzialmente soddisfare la crescente domanda di minerali e metalli essenziali per la decarbonizzazione con la tecnologia HPP. Del resto, è necessaria un'attenta pianificazione per garantire che gli effetti ambientali negativi non vengano esacerbati durante il recupero delle risorse abbandonate come rifiuti nelle miniere abbandonate.

Nel mondo sta crescendo l’interesse della coltivazione degli scarti minerari come fonte di materie prime, ma non tutti hanno la tecnologia giusta. In Italia le passate attività minerarie hanno lasciato un’eredità di circa 150 milioni di metri cubi di scarti di lavorazione, che si trovano in strutture di deposito spesso fatiscenti e che rappresentano un serio problema ambientale, con inquinamento diffuso delle acque superficiali e sotterranee e dei suoli da metalli pesanti, cioè gli stessi che potrebbero essere recuperati, e che fino ad ora nessuno lo ha mai fatto. HPP propone di cambiare: da rifiuti inquinanti da bonificare, a potenziale risorsa strategica da recuperare. Il regolamento EU riapre, sia pur con grande ritardo rispetto alle grandi economie minerarie mondiali, il tema dell’estrazione mineraria e delle problematiche sociali ed ambientali, adesso è il momento di lavorare con HPP che oltre a rimettere in campo le materie prime critiche, genera anche idrogeno ed energia pulita senza produrre ulteriori inquinanti.