Roma 10.10.2024, mimit - È stata sottoscritta oggi, nel corso di un incontro bilaterale tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il viceministro canadese per l'Innovazione, Scienza e Sviluppo Economico Francis Bilodeau, la dichiarazione congiunta tra i due Paesi nell’ambito delle materie prime critiche, con particolare riferimento al rafforzamento delle catene di approvvigionamento nel settore delle materie prime critiche, al partenariato internazionale, alla ricerca e innovazione e alla condivisione di buone pratiche per la realizzazione dei rispettivi piani di esplorazione e mappatura delle risorse a livello nazionale.
La collaborazione tra i due Paesi si colloca in piena coerenza con la Roadmap congiunta adottata a giugno a margine del Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi G7, avviata all’interno di un dialogo intrapreso al G7 Clima, Energia e Ambiente di Venaria.
L'onorevole Jonathan Wilkinson, Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali, ha detto: “Questa dichiarazione è un'ulteriore prova del nostro impegno nei confronti sia dei canadesi che degli italiani per migliorare il modo in cui lavoriamo insieme sulla sicurezza energetica e sull'uso sostenibile delle materie prime critiche. Rappresenta una forte partnership incentrata sulla condivisione e sull'attuazione delle migliori pratiche, sulla promozione dell'innovazione e sullo sviluppo di nuove tecnologie. La collaborazione tra Canada e Italia è fondamentale per garantire i minerali critici e migliorare la resilienza delle nostre catene di approvvigionamento per oggi e per le generazioni future”.
I due Paesi si impegnano a trattare regolarmente questioni di comune interesse sotto forma di un “Energy Dialogue”, che si svolgerà tra il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano e il Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali canadese e si concentrerà sulla transizione energetica, i combustibili sostenibili, le soluzioni di stoccaggio dell'energia e le tecnologie abilitanti, oltre che sui reattori nucleari avanzati, la ricerca sulla fusione e sui minerali critici.
L'onorevole François-Philippe Champagne, Ministro dell'Innovazione, della Scienza e dell'Industria, ha aggiunto: “Il Canada si trova in una posizione unica per svolgere un ruolo importante nella transizione energetica globale, grazie all'abbondanza di minerali critici, alla forza lavoro qualificata e agli elevati standard ambientali, sociali e di governance. Per raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione, dobbiamo cooperare a livello globale con partner che la pensano allo stesso modo. Ecco perché il Canada ribadisce il suo impegno a collaborare con l'Italia e a mantenere un “Dialogo sull'energia”.
La dichiarazione sottoscritta oggi conferma l’importanza e la strategicità che Canada e Italia conferiscono alle materie prime critiche per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione a livello globale e dimostra la volontà di entrambi i Paesi di garantire la continuità tra le due Presidenze G7.
La dichiarazione
A margine della Riunione Ministeriale del G7 su Industria e Innovazione Tecnologica, presieduto dal Ministro Urso e assistito virtualmente dal Ministro Champagne, Canada e Italia ha rilasciato la seguente Dichiarazione di intenti per il Canada e l'Italia per approfondire la collaborazione sui minerali critici e sulle materie prime critiche:
Con l'adozione della Roadmap Italia-Canada per la Cooperazione Rafforzata sui margini del vertice del G7 di giugno e il lavoro in corso del Canada nell’ambito del programma canadese del 2022 Critical Minerals Strategy, Italia e Canada hanno concordato di rafforzare la collaborazione sull’Energia Sicurezza e Sostenibilità. Ci siamo impegnati a impegnarci regolarmente su questi temi la forma di un dialogo energetico, incentrato sui minerali critici, sulla transizione energetica, combustibili sostenibili, soluzioni di stoccaggio dell'energia e tecnologie abilitanti e avanzate reattori nucleari e ricerca sulla fusione.
Il Canada e l'Italia riconoscono l'importanza di rendere critici i partenariati internazionali filiere di approvvigionamento di minerali e materie prime critiche più diversificate, trasparenti, resilienti, responsabile, circolare, efficiente sotto il profilo delle risorse e sostenibile. Canada e Italia cercano di farlo rafforzare la cooperazione in questo settore attraverso la promozione del commercio e degli investimenti, scambi di politiche, regolamenti, migliori pratiche, standard tecnici ed ESG.
Il Canada e l’Italia porteranno avanti questa cooperazione attraverso le seguenti aree di lavoro:
Rafforzare le catene di fornitura: promuovere il commercio della catena del valore dei minerali critici e opportunità di investimento in Canada e Italia attraverso gli sforzi del governo per facilitare il B2B matchmaking e co-investimenti Canada-Italia in progetti.
Collaborazione internazionale e impegno multilaterale: coordinare la partecipazione attraverso importanti forum internazionali che si occupano della sicurezza e della sicurezza delle catene di approvvigionamento minerali critiche resilienza, incluso ma non limitato al Minerals Security Partnership, l’International Agenzia per l'Energia, il G7, la Conferenza sui Materiali e Minerali Critici e attraverso l’Alleanza per i minerali critici sostenibili.
Ricerca e innovazione: discutere le opportunità di ricerca congiunta attraverso Horizon Europa, a cui il Canada ha aderito nel luglio 2024. Italia e Canada lavoreranno insieme per migliorare riciclaggio di minerali critici e materie prime critiche.
Mappatura ed esplorazione: condividere le migliori pratiche sui rispettivi piani di esplorazione e esplorare le opportunità di collaborazione tra l'Istituto Italiano per l'Ambiente Protezione e Ricerca (ISPRA) e Geological Survey of Canada.
Ci siamo impegnati a impegnarci regolarmente su questi temi attraverso il dialogo sull’energia, che sarà lanciato dal Ministro canadese per l’Energia e le Risorse Naturali Jonathan Wilkinson e la Sicurezza Gilberto Pichetto Fratin nei prossimi mesi. La nostra dichiarazione dell’intento di oggi dimostra la forte partnership tra Canada e Italia, e speriamo che ciò possa offrire molte opportunità per continuare a sviluppare le nostre relazioni bilaterali di lunga data.
Tavolo per l‘Energy Dialogue
Previsto anche un Tavolo Permanente per affrontare le tante sfide comuni dal nome “Energy Dialogue” che si terrà tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Italiano e il Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali Canadese.
Il tavolo sarà dedicato a: transizione energetica, combustibili sostenibili, soluzioni di stoccaggio dell’energia e tecnologie abilitanti, oltre che ai reattori nucleari avanzati, alla ricerca sulla fusione e ai minerali critici.
Materie Prime Critiche, fondamentali per le Tecnologie definite Green
Le Materie Prime Critiche, tra cui : Litio, Cobalto, Titanio, Fluorite, Berillio, Antimonio, Grafite e Magnesio, possono essere ritenute tra le principali materie di strategica importanza economica sia per l’Italia che per l’Europa e caratterizzate allo stesso tempo ad alto rischio di fornitura.
Queste Materie Prime sono fondamentali per le numerose attività industriali, e, in questa fase storica, sono divenute particolarmente importanti per la transizione ecologica. Vengono utilizzate per esempio nelle turbine eoliche, nei pannelli fotovoltaici, negli elettrolizzatori e nelle batterie oltretutto per le auto elettriche. Tecnologie attuali che richiedono una grande quantità di minerali e metalli, con una domanda prevista in continua crescita nei prossimi anni, alimentando inesorabilmente l’aumento del mercato.
Fabbisogno in aumento nell’Unione europea
Si stima, per esempio, che al 2030 l’Europa avrà bisogno 18 volte in più di Litio e 5 volte in più di Cobalto rispetto ai livelli attuali per la fabbricazione di batterie per veicoli elettrici e stoccaggio di energia.
Nel 2050, questo fabbisogno aumenterà addirittura 60 volte in più per il Litio e aumenterà di 15 volte in più la richiesta di Cobalto rispetto ai livelli attuali. Per il Neodimio, già tra qualche mese, nel 2025 potrebbero essere necessarie quasi 120 volte in più rispetto all’attuale domanda dell’Unione Europea.
Di questo passo appare chiaro che nuove dipendenze attiveranno nuove spese che inevitabilmente sovracaricheranno i costi della vita di tutti i cittadini, per cui servono nell’immediato soluzioni diverse a vantaggio di uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’economia circolare, lontano da ogni forma di dipendenza.
HPp si chiede: Chissà se l’Istituzione è interessata a soluzioni alternative ed ecologiche per risparmiare tempo e danaro pubblico?
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