Gli aerei ad idrogeno ormai sono una realtà non solo sulla carta per accedere a finanziamenti pubblici attraverso l’impiego di idrogeno come carburante non inquinante. Ci si domanda come sarà il primo giro del mondo in 9 giorni e quali opportunità nasceranno per il futuro? C’è chi punta sui motori ad idrogeno e chi insegue la corrente attuale con le celle a combustione, l’uno non esclude l’altro ma l’uno riserverà più potenzialità e vantaggi rispetto all’altro. Le compagnie di costruzione di ingegnerie aeronautiche fanno a gara tra loro per giocare di anticipo, mentre le compagnie aeree cercano di guadagnar tempo siglando accordi governativi con promesse di passaggio a tecnologie non inquinanti ma di fatto continuando ad usare ancora i vecchi carburanti o un po’ meno inquinanti come i biocarburanti senza provvedere a rinnovare gli aerei.
Si parla molto dell’idrogeno che si ottiene con elettrolisi dell’acqua (senza menzionare la grande perdita di acqua) che produrrebbe energia senza emissioni di carbonio (senza menzionare che tale tecnologia presenta limiti nella produzione di idrogeno che non consentirebbe la giusta fornitura di carburante utile agli aerei). Al momento HPp potrebbe soddisfare la richiesta di idrogeno pulito in grandissime quantità senza dover ricorrere ad inquinare ulteriormente o a implicare consumi stratosferici di acqua. L’Idrogeno pulito trova l’interesse di scienziati e aziende per il suo potenziale di ridurre l’impatto ambientale di numerosi settori, dall’industria pesante al trasporto aereo e marittimo.
L’idrogeno pulito HPp possiede caratteristiche che lo rendono versatile per diverse applicazioni energetiche, infatti può immagazzinare energia ed utilizzarla direttamente o indirettamente per alimentare processi a zero emissioni. Questo sviluppo apre possibilità per settori come l’aviazione, dove i combustibili fossili sono ancora definiti importanti, e ardui da abbandonar, tanto è vero che attualmente si evince un continuo traslare il loro abbandono.
Usare aerei a idrogeno significherebbe eliminare tutte le emissioni legate al traffico aereo, con un impatto ambientale totalmente diverso rispetto a oggi. Infatti, l’impronta energetica umana sarebbe di gran lunga inferiore.
Diverse le iniziative progettuali legate all’impiego dell’idrogeno per gli aerei, ma si spera che le diverse compagnie non promuovino l’idrogeno solo per il tam tam mediatico che ne ricaverebbero o addirittura solo per la possibilità di accedere a nuovi finanziamenti pubblici senza poi effettivamente rinnovare il parco macchine aeronautico per impatto zero.
Dopo il progettino Airbus con il viaggio demo con aereo di piccola portata alimentato ad idrogeno a celle combustibile e che comunque non accenna alla produzione di aerei in tal senso rimandando diplomaticamente al futuro senza data certa, arriva Climate Impulse con un nuovo progetto emergente che promette di utilizzare un aereo ad idrogeno per fare il giro del mondo in soli 9 giorni. Davvero funziona questa novità e cambierà il trasporto aereo nei prossimi anni senza combustibili fossili? Noi vogliamo crederci. I viaggiatori vogliono crederci, in questo modo l’inquinamento non graverà più sui costi dei biglietti di viaggio.
Come sarebbero gli aerei ad idrogeno?
Gli aerei alimentati a idrogeno possono essere di due tipi: o a motore alimentato ad idrogeno ed avrebbe alte prestazioni e consumi inferiori, o con celle a combustibile, che producono elettricità con una reazione tra idrogeno e ossigeno, trasformando l’energia chimica in elettrica senza produrre emissioni dannose, con il vapore acqueo come unico scarto. Le celle a combustibile forniscono energia ai motori e assicurano prestazioni simili a quelle degli aerei convenzionali. Entrambe le scelte attiverebbero un impatto ambientale più basso rispetto agli aerei attuali alimentati con carburanti fossili.
L’idrogeno impiegato per aerei può essere immagazzinato in forma liquida, in questo modo si ottimizza la capacità di stoccaggio e si riducono gli ingombri, sia per i passeggeri che per le merci.
La migliore tecnologia nella produzione di idrogeno liquido porta il nome di HPp che oltre a produrre idrogeno pulito in grandi quantità, riduce i tempi di produzione e di trasformazione rispetto alle altre tecnologie senza parlar delle limitazioni eclatanti del cosidetto idrogeno verde, prodotto con elettrolisi che da gassoso poi deve essere trasformato in liquido con costi afferenti. Comunque, durante il volo demo, il sistema controlla il flusso di idrogeno e ossigeno verso le celle a combustibile; così l’aereo ad idrogeno può affrontare voli a lungo raggio senza atterrare per il rifornimento.
Inizia l’avventura in giro per il mondo con l’idrogeno
Siamo in una nuova frontiera, quella del trasporto sostenibile, non sarà soltanto un volo, ma una missione per dimostrare come l’idrogeno può cambiare l’industria dell’aviazione e dei trasporti in generale.
In un incontro, Bertrand Piccard pioniere nel considerare l'ecologia dal punto di vista della crescita economica che promuove le energie rinnovabili e le tecnologie pulite fin dai primi anni 2000, ha sottolineato l’importanza per il mondo di promuovere un’innovazione che ispiri il cambiamento e contribuisca a una migliore qualità della vita, puntando ad annullare le emissioni inquinanti del settore aereo grazie a soluzioni tecnologiche dirompenti. Per tal motivo HPp sostiene l’idea con Climate Impulse che promette di effettuare il giro del mondo in solo 9 giorni, la realizzazione di un sogno: dal romanzo di ieri del viaggio intorno al mondo in 80 giorni alla nuova sfida di oggi per l’umanità con il giro completo del mondo in soli 9 giorni e senza soste.
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